La cucina è l’area della casa più difficile da progettare, perché richiede il giusto compromesso tra stile, praticità e robustezza. È sempre più facile commettere degli errori, spinti dall’illusione della pronta consegna a prezzi stracciati, proposta dalle grandi catene a buon mercato e da venditori poco esperti. Valentini Arredamenti quest’anno spegnerà le 50 candeline e vogliamo spendere il mezzo secolo di esperienza nel settore per fornire una pratica guida dei 10 errori più comuni da evitare nel progettare la vostra cucina.

 

Errore n.1: il progetto fatto in fretta

La fretta, si sa, è cattiva consigliera. Quando poi si tratta di scegliere un qualcosa che avremo davanti agli occhi per decenni, come la cucina, può fare dei veri e propri danni. Innanzitutto, vi suggeriamo di prendervi del tempo, valutando attentamente ogni aspetto, dai materiali agli elettrodomestici, a meno che non vogliate rimediare agli errori nel tempo. Partite col farvi consigliare da venditori esperti, che mettano la vostra soddisfazione al primo posto, invece del profitto. Ricordate che gli impianti di carico e scarico delle acque e d’illuminazione dovrebbero essere progettati di pari passo con la vostra cucina: mai montarla finché i lavori non saranno ultimati.

 

Errore n.2: progettare la cucina senza considerare il triangolo di lavoro

Di pari passo con la predisposizione degli impianti, va lo studio del cosiddetto triangolo di lavoro: lo spazio che si crea tra la zona di conservazione degli alimenti (frigo e dispense), la zona di lavaggio (lavello e lavastoviglie) e la zona di cottura (forno e piano cottura). Per far sì che il passaggio tra queste tre aree della cucina sia agevole, bisogna fare mente locale a come si è soliti utilizzarli. La regola di base è di mantenere la distanza tra i vertici del nostro ‘triangolo’ entro 1 metro. Distanze maggiori possono rendere il lavoro in cucina scomodo e fastidioso. Uno degli errori più comuni è posizionare il forno in basso, sotto al piano cottura e lontano dal piano di lavoro: il forno deve essere ad un’altezza ottimale per controllare la cottura degli alimenti e necessita di un piano di appoggio stabile.

 

Errori più comuni quando si progetta una cucina

Errore n.3: sottovalutare l’importanza del piano di lavoro

Affascinati dalle mode d’oltreoceano, sempre più giovani coppie pretendono di inserire nelle loro cucine un’isola. Per quanto comoda e stilisticamente all’avanguardia, l’isola necessita di metrature medio-grandi: non è per tutti. Una buona progettazione, però, può sopperire alla mancanza di spazio liberando ampi piani di lavoro, paragonabili alla migliore isola all’americana. L’altezza del piano di lavoro non va scelta a caso, ma dev’essere quanto più in linea con la statura di chi vi andrà ad operare. Attenzione dunque all’altezza degli zoccoli e dei top. Sembra poi banale rimarcarlo, ma scegliete con attenzione i materiali del vostro piano di lavoro a seconda delle vostre abitudini da chef: non tutti i piani si adattano ad uno stile culinario intenso e se non amate i taglieri, non potete certo affettare gli ingredienti su di un piano di legno!

 

Errore n.4: piano cottura e lavello troppo vicini

Altro errore comunissimo è riproporre il tipico ossimoro in cucina: acqua e fuoco senza soluzione di continuità. Una buona prassi è, invece, lasciare un piccolo piano di appoggio tra il piano cottura e il lavello. I fuochi, poi, non dovrebbero mai essere posizionati accanto al frigorifero o davanti alla finestra. Quando cucinate vorrete sicuramente avere sotto mano gli utensili, dunque: i cassetti non vanno mai posizionati troppo lontano dalla zona cottura.

 

Piano cottura

 

Errore n.5: scegliere un piano cottura a induzione con un impianto inadeguato

Sebbene il piano cottura a induzione stia letteralmente spopolando, soprattutto tra i giovanissimi, è buona regola controllare la capacità del contatore. Spesso un impianto da 3 kWh non risulta sufficiente a reggere l’utilizzo contemporaneo dei tanti apparecchi elettronici presenti in casa. E a nessuno piace far scattare continuamente la corrente nel bel mezzo della preparazione di un buon pasto. Meglio i 6 kilowattora per gli amanti dell’induzione.

 

Errore n.6: non considerare l’illuminazione delle aree di lavoro

Come accennato in apertura, l’impianto elettrico è una aspetto da considerare per tempo, perché sarà difficile modificarlo a lavori completati. Un errore tipico è predisporre la sola illuminazione dall’alto, non considerando che il nostro corpo potrebbe proiettare un’ombra sul piano di lavoro. Per evitare incidenti domestici e tenere sotto controllo tutto l’iter di preparazione degli alimenti, è opportuno prevedere dei punti luce in posizioni strategiche, magari ricorrendo a dei faretti o a degli strip a led sotto i pensili.

 

Errore n.7: i paraschizzi difficili da pulire

Un paraschizzi fatto di mattonelle può diventare un vero incubo, perché le fughe tendono a trattenere lo sporco e a cambiare colore, imbruttendo tutta la nostra amata cucina. Il vetro o il quarzo possono offrire una valida alternativa, estetica e igienica, perché privi di fughe e altamente resistenti ai detergenti.

 

Errore n. 8: un lavello troppo piccolo

Sempre più spesso siamo portati a pensare: una vasca piccola basta, tanto c’è la lavastoviglie! Sbagliato. Anche chi usa regolarmente la lavastoviglie avrà bisogno di un pozzetto sufficientemente capiente e profondo per lavare agevolmente anche le pentole che non entrano in lavastoviglie. C’è sempre l’alternativa di vasche rimovibili ed altri accessori, per carità, ma è meglio pensarci prima per evitare lo stress a cose fatte. Ricordate poi che una lavastoviglie con apertura automatica a fine lavaggio mal si concilia con un top laminato, che assorbe il vapore e si gonfia.

 

Spazio a disposizione in ciucina

 

Errore n. 9: non sfruttare gli angoli

Spesso le cucine si sviluppano su due o più pareti. Un errore comune è considerare gli angoli come spazi morti: sono invece gli spazi più profondi, ideali come vani contenitori degli elettrodomestici più comuni. Le soluzioni per renderli perfettamente accessibili ci sono, tra illuminazione interna e ripiani estraibili. Allora, sfruttiamoli.

 

Errore n.10: utilizzare male lo spazio a disposizione

Più in generale, tendiamo spesso a sfruttare male gli spazi. A volte perché escludiamo a priori l’idea di progettare su misura la nostra cucina, pensando che costi troppo. Non è vero che le cucine piccole debbano essere necessariamente scomode e incomplete. Un professionista qualificato sa come utilizzare al meglio lo spazio a disposizione, ad esempio non sottovalutando gli spazi in altezza: non riporremo nei ripiani più alti gli oggetti che usiamo più spesso, certo, ma tutto ciò che utilizziamo solo nelle occasioni speciali può anche andare più in alto.

 

Ora che conoscete gli errori più comuni da evitare nel progettare la vostra cucina, siamo certi che saprete scegliere al meglio. Vi ricordiamo la regola principale: affidarvi a professionisti seri. Da Valentini Arredamenti abbiamo adottato una filosofia aziendale con al centro il cliente, non applicando alcun sovrapprezzo al fuori misura: “su misura, stesso prezzo”!